TUTTI FOTOGRAFI
L’epoca dell’elettronica di consumo
TUTTI FOTOGRAFI
L’epoca dell’elettronica di consumo
Oggi è il tempo di riflettere cosa sia una fotografia, o almeno quella reale, abbiamo bisogno e sentiamo la necessità di fotografare e essere fotografati, essere immortalati in ogni dove, stiamo vivendo l’epoca del cretinismo dove l’utilità della fotografia è stata compromessa da un circuito elettronico. Circuito elettronico che aiuta anche e soprattutto il fotografo, ma il problema non è questo, e forse non sono neanche tutti i fotografi.
L’epoca dell’elettronica di consumo ha dato i suoi frutti, oggi si crede tanto e troppo che il fotografo, ormai razza rara, sia l’elemento minore, quello per cui forse serve e forse no. Lavorando a stretto contatto con privati e aziende, le considerazioni delle stesse verso un fotografo professionista sono a livelli bassi se non nulli, eppure quando un prodotto o un ricordo viene fotografato da un professionista magicamente l’umore e l’emozione verso quel determinato prodotto o ricordo sale, il prodotto riceve più vendite o quel ricordo diventa elemento essenziale di vita.
Allora perché siamo tutti fotografi…? Siamo tutti fotografi per definizione e non di fatto, il fotografo professionista è un’altra cosa. Le case di produzione come nikon, canon, sony, apple, xiaomi, samsung, huawei, ecc.. (cito queste per elevato volume di vendite) ci stanno illudendo, tramite spots pubblicitari (realizzati da professionisti) facendoci illudere di fotografare e fare video come un professionista. In parte però c’è un fondo di verità, e cioè che per struttura elettronica il dispositivo fa il lavoro di una vera reflex. La cosa più strana però è che quasi nessuno si domanda quanto costa una reflex digitale di fascia alta, perché ci sia tutta questa differenza di prezzo, e per finire, quanto e perché degli obiettivi fotografici costano quanto una reflex professionale.
Il motivo per cui nessuno si fa queste domande parte dal fatto che le case produttrici di reflex spingono le loro risorse su prodotti di fascia bassa facendo credere che realmente tutti possono avere risultati da professionisti da subito, e anche qui c’è qualcosina di vero, il segreto dell’amatore che compra questi oggetti sta nel selezionare il modo Auto o P, cioè automatico, che a furia di scattare, vuoi le condizioni di luci, vuoi che il soggetto stia in un’ottima posizione, vuoi che tutto giochi a favore…e una su mille ce la fa… d’altra parte invece il professionista scatta una marea di foto, soprattutto per i servizi fotografici di matrimonio, ma con un motivo ben diverso, il concetto del professionista sta nel fatto che a priori tutte le foto scattate devono essere perfette, il suo unico intoppo è, e sarà solo di scegliere, per il cliente finale, le migliori, quello che secondo lui meritano di essere conservate come ricordo.
Quindi saremo sì tutti fotografi, ma con delle differenze sostanziali.
Ho visto chiese colme di telefoni pronti a scattare la foto perfetta, per un ricordo che vale meno di 3 stampe fotografiche 10×15 fatte da un professionista, e con questo non nego la foto al parente più vicino, ma solo il fastidio di vedere che il miglior amico, o parente si metta col telefono in mano quando il professionista cerca in tutti i modi di farlo uscire in foto con i festeggiati mentre lui/lei sta con il capo chinato a cercare la sua foto perfetta, aspettare di modificarla e inviarla a social e altri amici o parenti non invitati.. il tutto finisce poi per il fotomane di turno di capire il perchè in quelle foto fatte dal professionista lui/lei non c’è.. eppure era un invitato.. ma si sa la foto è un attimo, se in quell’attimo non ci sei, non ci sarai…
Fatte queste piccole considerazioni passiamo subito ad analizzare il fotografo fai da te aziendale… quello con cui si ha più problemi, specialmente se recentemente ha comprato una reflex o l’ultimo modello di telefono…
Ormai impazzano le foto sui social fatte col telefono, soprattutto le foto del food, dove un bellissimo e sicuramente buonissimo spaghetto e vongole diventa magicamente un vomito senza anima, l’elettronica lì proprio non ci aiuta, o sai farlo oppure no.
La fotografia aziendale, è leggermente più complicata, non serve sola ottima attrezzatura fotografica, neanche la migliore reflex ti aiuta, ci vuole realmente una conoscenza diversa e pensata.
Le foto e i video aziendali sono il mezzo necessario con cui si vende il prodotto, ci vuole un team, un’organizzazione, dei testi, ecc.. La maggior parte delle aziende non fa fotografie perché in realtà non ne conoscono le potenzialità, i prezzi, o semplicemente non ci pensano, le conseguenze a lungo andare ovviamente non saranno positive. Eppure non ci vuole tanto a capire il perchè l’azienda è diventata grande, molti pensano che le aziende fatturano milioni e milioni solo perchè fanno, secondo alcuni, buoni prodotti, e invece no, le grandi aziende senza quella foto, video o grafica non sarebbero mai arrivate a fatturare cifre enormi, anzi in effetti loro vendono e fanno consumare più immagini possibili, senza badare a spese, sanno bene che una sola immagine potrebbe fare la fortuna di un singolo articolo, molta gente non compra il prodotto buono, compra il miglior prodotto pubblicizzato, e quanto più un marchio diventa solido più solide diventano le vendite.
Allora se un prodotto si vende tramite un’immagine perché stare lì a provare e riprovare col telefono? ah si, forse la giustificazione è di comprarsi uno smartphone di ultima generazione che costa neanche la metà di un obiettivo professionale base, e pensare… che realmente è possibile fare foto di ottima qualità solo perchè qualche spot ci ha convinto? Eh già quello spot ci ha convinto con un’immagine scattata in sala posa fatta da un professionista dove è costata molto di più di quanto si crede.
Ultimo consiglio a chi realmente si volesse avvicinare alla fotografia o video in genere e deve comprarsi la sua prima reflex… incominciate con poco, molto poco, una vale l’altra, i modelli cambiano ogni anno, le differenze sono sempre minime, non esiste marca migliore, è un divertimento che vale sempre la pena sperimentare, anche con il telefono, l’arte aiuta in qualsiasi forma si voglia praticare.
In tutto ciò ho scoperto che google documenti segna rosso sotto la parola spaghetto…e questo è grave!