WHATSART
WHATSART
SINOSSI
“Whatsart” è un cortometraggio non parlato i cui protagonisti sono sette ragazzi tra gli 11 e i 15 anni. Assorti nei loro cellulari, ognuno inizialmente in circostanze diverse all’interno delle proprie case, si danno appuntamento a quello che chiamano “il solito posto”, un vicoletto appartato della loro città.
Le prime scene sono caratterizzate dalla costante presenza dei telefoni e di Whatsapp, con i quali comunicano a mezzo chat e dai quali sono costantemente presi, finanche i genitori che compaiono in alcune scene iniziali. Tra due dei ragazzi c’è una forte simpatia, sembrano avere una cotta l’uno per l’altra, ma che tarda a sbocciare, probabilmente anche per colpa del mezzo tecnologico.
Un pomeriggio in cui si riuniscono, uno dei protagonisti, ultimo ad arrivare al “solito posto”, è rincorso dal bullo che lo perseguita. Terminata la corsa spalle ad un muro, una porta al suo fianco si apre all’improvviso. Prima il bullo, poi gli amici che hanno assistito alla scena, incuriositi entrano in quello che si rivela l’ingresso laterale di un teatro. In quell’ambiente scoprono un mondo mai conosciuto, ne restano affascinati, attoniti in quel contesto completamente nuovo, al punto da riporre distrattamente, dove capita, i loro cellulari.
Durante la perlustrazione della “magica” sala, d’improvviso, le luci si spengono, si apre il sipario, si accendono i riflettori del palcoscenico e qualcosa di inspiegabile quanto inaspettato accade: i ragazzi vedono, uno o due per volta, se stessi in scena esibirsi, chi come attore, chi come ballerina, chi come musicista, in una rapida sequenza.
Si osservano in una veste completamente nuova che suscita in loro estrema meraviglia oltre che un discreto momento di riflessione.
Al termine le luci si riaccendono in sala e i ragazzi, colpiti da quanto accaduto ma felici, lentamente vanno via insieme, sorridenti, il bullo abbracciato al perseguitato e via via gli altri, fino ai due innamorati, finalmente mano nella mano, con in primo piano un telefonino dimenticato sulla poltrona.